In "Fotoromanza" la Nannini ironizza sui cliché delle storie sentimentali; entrò nell'immaginario collettivo l'incipit del ritornello "Questo amore è una camera a gas", seguito da altri termini di paragone col segno negativo. Il videoclip che ne fu tratto fu diretto da Michelangelo Antonioni il quale rappresenta in chiave didascalica i versi della canzone, concludendo con una inquadratura dei musicisti che simulano un'asfissia, con riferimento proprio alla camera a gas evocata, altrimenti riconducibile a un avvelenamento, riferito al verso finale "Questo amore è un gelato al veleno". Il brano fu recepito con una certa tiepidezza dal pubblico tedesco, forse per le parole "camera a gas" che dovevano avere un prevedibile effetto in Germania quarant'anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.